lo spazio del traduttore

– dove le idee scelgono nuove lingue

Spazio alle parole

Le pareti del mio studio sono stracolme di parole sparse qua e la’ in diverse lingue. Ho scelto una tapezzeria ‘poliglotta’ (io ne parlo e scrivo quasi correttamente tre, oltre il francese mia lingua materna). Da me lo spazio è veramente dedicato alle parole.

Parole stampate sulla stoffa del divano ad angolo, sul tappeto dal pelo lungo che ricopre il pavimento in marmo bianco, sul cappello dell’abat-jour posata su un alto sgabello. Sto ricercando un po’ ovunque dei complementi di arredo che seguano questo fil rouge. Attualmente vorrei acquistare un mouse pad che sia sintonia ma nonostante le mie assidue ricerche non l’ho ancora trovato.

La luce del mio spazio è completata da neon forgiati in modo che formino delle parole (la società che li produce artigianalmente è  in provincia di Lecce). Ne ho comperati tre nei tre colori primari e li ho io stessa installati su tre delle quattro pareti disponibili. Sulla quarta è posizionata la mia praticissima ma elegante scrivania abbinata ad una poltrona dello stesso stile.

Le parole scritte mi affascinano – sono un’amante dei libri, la mia libreria ne contiene tanti e non per forza legati alla mia attuale professione di traduttore giuridico. Non folleggio per Internet perché i testi pubblicati non sono « palpabili » ma ne riconosco l’efficacia (ad esempio, ora mi consente di esprimermi e comunicare).

Non ricerco i miei clienti sulla rete come fanno quasi tutti i miei colleghi. Utilizzo ancora il mailing cartaceo o il phoning perché da sempre mi dicono ho una voce gradevole e convincente. Le parole possono convincere, persuadere, affascinare e conquistare.

Il mio spazio non è separato con il resto del ‘mondo’ da una porta tradizionale : è una parete in cristallo temperato a scomparsa che tengo spesso aperta visto che in se non serve a ’nascondermi’ dagli altri. Vi ho pero’ fatto serigrafare in grigio scuro il mio nome per evitare di sbattervi la testa in un momento di mera distrazione, quando la porta scorrevole  si trova chiusa….

Purtroppo non ho delle vere finestre, se non una piccola apertura in altezza che ho valorizzato con un coloratissimo davanzalino rosso dove sfilano dei piccoli oggetti di stile etnico acquistati duranti i miei numerosi viaggi in Asia.

Non vorrei aggiungere altro se non lasciare un po’ di spazio al mistero – adoro la parola spazio perché la si puo’ declinare in infiniti modi. Lo spazio puo’ essere illimitato e lascia libertà al pensiero. Grazie dell’opportunità di scrivere anche se il mio italiano non è perfetto, non sono traduttrice lettararia, ne tantomeno italiana…. Ma vi ringrazio comunque dell’accoglienza.

Sophie Bénéchou

Sophie esercita la professione di traduttrice freelance da oltre dieci anni. Titolare di un diploma in Diritto internazionale e una licenza in traduzioni legali comparate, Sophie ha inizialmente fatto parte dell’équipe interna di una delle più grandi agenzie di traduzioni europee. Ha poi occupato il ruolo di segretaria di direzione in un’importante multinazionale. Tale esperienza le ha consentito di consolidare la sua spiccata propensione verso la traduzione supportata da una valida esperienza aziendale.

 

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2 pensieri su “Spazio alle parole

  1. Sophie grazie. Il tuo italiano mi piace, descrizione un po’ succinta ma originale.

  2. Grazie per la tua descrizione, il tuo sembra davvero essere un bellissimo spazio.

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